SCOPO: Scopo di questo studio è analizzare le modificazione dell’arcata dentale e delle componenti scheletriche sagittali associate a differenti protocolli di attivazione dell’espansore mascellare.
MATERIALI E METODI: È stato selezionato un campione di 114 soggetti (56 F, 58 M ) trattato mediante espansore rapido mascellare e diviso casualmente in 2 gruppi: gruppo “1giro” e gruppo “2giri”. Per ogni paziente sono stati rilevati i modelli di studio e i telecrani latero-laterali all’inizio della terapia (T0 ) e dopo la rimozione dell’espansore (T1). Dopo valutazione della qualità dei modelli e delle radiografie, sono stati valutati i modelli di 101 soggetti ( gruppo “1 giro” di 27 F 20 M, età media 10,70 ± 1,74 aa e gruppo “2giri”di 24 F 21 M, età media 10,44 ± 1,66 aa) e i telecrani di 102 pazienti ( gruppo “1giro” di 29 F 28 M, età media 10,35 ± 1,55 aa e gruppo “2giri” di 24 F 21 M, età media10,44 ± 1,66 aa ).
Le misurazioni sui modelli in gesso sono state: distamza intermolare e intercanina per l’arcata superiore ed inferiore e il perimetro d’arcata superiore. Sui telecrani latero-laterali sono stati registrati seguenti parametri cefalometrici: 4 misurazioni sulla relazione scheletrica ( SNA, SNB, ANB, WITS ), 3 misurazioni sulla dimensione verticale ( SN ^ PP, MP ^ PP, SN ^ MP ) and 5 misurazioni sull’analisi dentale ( IsiP ^ SN, IIIP ^ SN, InterInc, OVJ, OVB ). è stato applicato il Student’s t-test per confrontare le differenze tra i gruppi
RISULTATI: Non è stata riscontrata alcuna differenza significativa negli incrementi delle misurazioni tra T0 e T1 nel confronto tra gruppo “1giro” e gruppo “2giri”.
CONCLUSIONI: Differenti protocolli di attivazione dell’espansore rapido mascellare sembrano indurre effetti simili sulle arcate dentali e sulle componenti scheletriche sagittali.
AUTORI: C. Santariello, A. Baldini, A. Nota, F. Ceccaioni, F. Ballanti