Effetti mandibolari dopo espansione rapida del mascellare superiore: studio clinico randomizzato

Obiettivo: l’obiettivo di questo studio clinico randomizzato è stato quello di valutare gli effetti mandibolari indotti da due differenti tipologie di espansore rapido palatale (RME) in pazienti in dentizione mista con malocclusione di Classe II divisione 1, confrontati con un gruppo corrispondente di soggetti non trattati.

Materiali e metodi: il campione era costituito da 45 soggetti con età media di 8.1 ± 0.6 anni che sono stati distribuiti in maniera casuale in 3 gruppi: gruppo 1 trattato con RME bondato, gruppo 2 trattato con RME bandato, gruppo 3 di controllo non trattato. I criteri d’inclusione sono stati: dentizione mista precoce, malocclusione di Classe II, discrepanza trasversale ≥ 5mm, Overjet ≥ 5 mm, stadio di maturazione vertebrale prepuberale (CS1-CS2). La vite di espansione è stata attivata 1 volta al giorno (0.25 mm) fino all’ipercorrezione. Per ogni soggetto sono state ottenute teleradiografie in proiezione latero-laterale e modelli in gesso prima del trattamento (T1) e dopo un anno (T2). Per analizzare i cambiamenti T2-T1 sono stati utilizzati i test di ANOVA con Tukey post-hoc.

Risultati: RME è stato efficace nella correzione della discrepanza trasversale. I pazienti in Classe II trattati con entrambi i tipi di RME non mostrano nessun incremento della relazione antero-posteriore del mascellare e della mandibola sia al livello scheletrico che occlusale. L’espansore bondato su splint acrilici ha mostrato effetti significativi sulla dimensione verticale e sull’angolo goniaco.

Conclusioni: l’espansione ortopedica non influenza positivamente la relazione sagittale di pazienti in Classe II trattati in dentizione mista quando confrontati con un gruppo controllo di soggetti non trattati.

DI FAZIO V., BRUNELLI V., LIONE R.

 

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