Analisi della correlazione tra bruxismo e disturbi del sonno e del comportamento: uno studio caso-controllo

Obiettivo: valutare la correlazione tra bruxismo e disturbi del sonno, ansia e stress.

Materiali e Metodi: 502 pazienti (304 femmine; 198 maschi), con un’età media di 26,5 anni, sono stati visitati presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
A tutti i pazienti sono stati somministrati tre questionari. Il primo questionario è stato una versione tradotta in italiano dell’OBC (Oral Behavior Checklist), cui sono stati aggiunti degli items specifici per poter valutare anche la qualità del sonno. Il secondo ed il terzo sono stati una versione tradotta e ridotta del SCL-90 (Symptoms Checklist-90) e del PSS (Perceived Stress Scale) al fine di poter valutare la presenza di stati d’ansia e stress.

I soggetti che hanno ottenuto un punteggio totale maggiore o pari a 2 nei seguenti items: “bruxismo del sonno”, “bruxismo della veglia” e “serramento” sono stati classificati come casi (365).
Coloro che hanno invece totalizzato uno score minore di 2 negli stessi items sono invece stati utilizzati come controlli (127, 10 missing).
Il test statistico del Chi-quadrato (X2) è stato il mezzo scelto per quantificare la significatività dei dati ed è stato calcolato con il software SPSS 23.0. 

Risultati: vi è un aumento della respirazione orale nei casi rispetto ai controlli. Tutti questi risultati sono statisticamente significativi: p<0,001. Vi è inoltre un aumento della sonnolenza e del russamento nei casi rispetto ai controlli ma queste differenze non sono statisticamente significative.
Riguardo al comportamento, una positività ad ansia e stress è stata riscontrata maggiormente nei casi che nei controlli. Per lo stress, questa differenza è statisticamente significativa con p<0,045.
Nel dettaglio, i soggetti che serrano durante il giorno mostrano una maggior positività ad ansia e stress rispetto a chi “bruxa” di notte (p<0,005).

Conclusioni: respirazione orale, sonnolenza e russamento sono possibili segni riferibili alle OSAS e bruxismo del sonno ed OSAS sono entrambe attività collegate agli arousal. Ma l’associazione tra bruxismo e respirazione orale non si limita a questo, è infatti dimostrata una correlazione tra bruxismo e patologie a carico delle prime vie aeree. E’ bene quindi concentrare l’attenzione su questo gruppo di pazienti al fine di identificare le cause ed individualizzare la terapia.
Inoltre il serramento diurno sembra essere associato ad ansia e stress e quest’associazione mostra come l’analisi dei fattori psico-socio-economici sia essenziale per comprendere a fondo l’impatto di questa condizione sulla qualità della vita.
Nel complesso, queste osservazioni mostrano come il buxismo della veglia (serramento) e il bruxismo del sonno debbano essere considerate due problematiche differenti.

 

Koumoulis A, Fusaroli D, Laganà G.

 

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